sabato 4 giugno 2016

La cucina araba durante il Ramadan.


Paradossalmente non si cucina mai così tanto come in tempo di Ramadan. Al tramonto del sole, l "iftar" annunciato in tutte le città dalle sirene, segna la fine del digiuno. Il pasto inizia solitamente con un dattero perchè era così che il profeta Maometto rompeva il digiuno. Al centro tavola troneggia la “harira” fumante, zuppa marocchina a base di pomodori, lenticchie, ceci, riso e carne, piccante e all’aroma di limone. A seguire, tè, dolci, frittelle, uova, datteri...una mescolanza di sapori dolci e salati Gli chebbakia, nastri intrecciati di pasta fritta, aromatizzati al miele e spolverati di semi di sesamo, sono i dolci per eccellenza del Ramadan, ma bisogna ricordare che ogni paese islamico ha il proprio piatto tradizionalmente legato al Ramadan. L' “iftar” viene offerto a tutti; chi si trova fuori a quell’ora, può affacciarsi alla porta di una casa qualsiasi e riceverne. Spesso, verrà invitato a sedersi e a mangiare.

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