sabato 20 luglio 2013

Il Ramadan e le mosalsalat



Durante il mese di Ramadan,  sono molti i canali televisivi arabi che trasmettono telefilm, quiz e mosalsalat, soap opere della durata di 30 giorni esatti, non un giorno di più né uno di meno. Queste serie tv, prodotte appositamente per il mese sacro, vengono trasmesse in coincidenza con la rottura del digiuno (prima dell’iftar, pasto serale, e del sohour, quello consumato prima dell’alba) e sono capaci, con le loro storie avvincenti, di appassionare milioni di telespettatori. I canali arabi offrono in media circa 16 soap diverse che soddisfano tutti i gusti e generi e rappresentano uno spaccato della società araba. I temi sono vari; ci sono mosalsalat ad ambientazione storica, quelli a tema religioso, quelli che affrontano temi politici  e quelli che affrontano i temi sociali. Non possono poi mancare le storie d'amore impossibili, tra giovani appartenenti a diverse classi sociali, ma alla fine il bene trionfa sempre. Storicamente la produzione più importante di mosalsalat è quella egiziana, sia per qualità che per quantità, ma negli ultimi anni è emerso un interessante filone di mosalsalat siriani e libanesi, che presentano uno spaccato sociale leggermente diverso rispetto a quello egiziano. Non mancano comunque le serie prodotte in Marocco , Tunisia e in altri paesi arabi. Tra i mosalsalat trasmessi anche nel nostro paese, troviamo la serie siriana dal titolo ‘La porta del quartiere’ (‘Bab al Hara’) che racconta una Damasco del periodo tra il 1918 e il 1939, quando il paese si trovava sotto la dominazione francese e il popolo lottava per l’indipendenza. Sempre siriana la serie “Ma Malakat Aimanukom” (Ciò che la tua mano destra possiede) tradotto in Italia con il titolo “Tre donne” che  racconta le storie di tre giovani donne arabe e la loro sofferenza in una società maschilista. Non bisogna dimenticare, poi, la serie marocchina ‘Speriamo che capiti anche a te’  (‘Oqba Lik’) che racconta le vicende di vita della trentenne Fatima Zohra, una donna contemporanea, colta e indipendente alla ricerca del principe azzurro. A parlare di voglia di integrazione, senza però dimenticare il desiderio di rispettare le tradizioni, è la serie ‘Fuggendo l’Occidente’ (‘Escaping the West’). Si tratta della storia di una famiglia di origine araba, trasferitasi in Francia, che tra amori e conflitti unisce due profonde  e contrastate verità.


lunedì 8 luglio 2013

Tunisia: i piatti tipici nel mese di Ramadan


In Tunisia, il Ramadan è sinonimo di festa. Oltre ad essere il mese più sacro dell'anno è anche il mese in cui, la sera,  tutta la famiglia si riunisce per condividere il pasto di "Iftar" (rottura del digiuno), che è stato preparato per lunghe ore durante il pomeriggio. Mantenere vive le tradizioni è fondamentale per i tunisini i quali rompono il digiuno con il ghaieb, una sorta di latte cagliato accompagnato da datteri (tamr), come feceva  Maometto. Il cous cous rimane il piatto base anche in questo periodo, ma tra le altre specialità troviamo la chorba frik, una speciale minestra d’orzo e  il brik, triangolo sottile di pasta croccante (malsouka), fritto o fatto al forno, farcito di tonno, uova e formaggio. La tajine,diversa dalla specialità che ha lo stesso nome in Marocco (uno stufato di carne e verdure), è qui una sorta di torta salata cucinata al forno a base di uova con diverse varianti e viene consumata soprattutto a colazione. I dolci, che vengono consumati in gran quantità durante il mese di Ramadan, sono particolarmente zuccherati, preparati generalmente con datteri, miele e frutta secca. Tra questi troviamo il makroudh a base di datteri,  l’assida, budino con pinoli tritati e nocciole e il masfouf  a base di cous cous, nella sua versione dolce.

http://teallamenta.blogspot.it/p/la-cucina-araba.html

                                    Ramadan Mubarak

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