lunedì 4 luglio 2022

Mitologia araba: Bahamut


"C'era un pesce che portava un bue. E il bue portava una lastra di pietra preziosa, che portava anche un angelo, e indovina un po'? L'angelo portava il mondo.” E questo pesce si chiama Bahamut.
 

Nella mitologia araba, Bahamut è descritto come un pesce inimmaginabilmente grande tanto grande che “tutte le acque del mondo, messe in una delle sue narici, sarebbero come un granello di senape in un deserto”. Bahamut fece probabilmente la sua prima apparizione nella cosmografia araba già nel 1291 e da li, il suo personaggio fu rapidamente assimilato nella cultura ebraica, ma quando apparve negli scritti ebraici, aveva subito una serie di importanti trasformazioni. La parola "Bahamut" in arabo significa “bestia" e gli è stato probabilmente dato questo nome a causa delle sue dimensioni e perché a volte gli vengono dati attributi temibili, come denti affilati e artigli. Il suo potere risiede nelle sue enormi dimensioni e forza, infatti secondo la mitologia araba, sostiene i "sette stadi della terra", che possono riferirsi ai sette corpi astronomici visibili ad occhio nudo: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, il Sole e la Luna, o ad alcuni divisione dei cieli sopra la Terra. Sulla schiena, Bahamut porta un toro, chiamato Kujata. Sulla schiena di Kujata c'è una montagna di rubini. In cima alla montagna di rubini, un angelo tiene i sette stadi della terra. Una seconda versione afferma che alle spalle di Bahamut si trova una spiaggia di sabbia. Kujata è in piedi sulla sabbia e una roccia sulla sua schiena contiene le acque in cui galleggia la terra. Sotto Bahamut c'è un regno oscuro e misterioso di nebbia o acqua vorticosa. Alcuni resoconti affermano che, sotto il regno oscuro, c'è un mondo infuocato abitato da un serpente di nome Falak. Oltre alla sua forza bruta,può provocare il caos, in particolare i terremoti, Bahamut ha anche la capacità di confondere la visione umana. È così grande che anche la sola vista di lui farebbe perdere i sensi a un uomo; non ha debolezze conosciute, sebbene debba rispondere ai comandi del suo creatore. È possibile che possa essere sconfitto da Falak, il serpente degli inferi infuocati, se Falak non fosse trattenuto dalla paura di quello stesso creatore. Una variazione di Bahamut appare nella leggenda ebraica, sotto il nome di Behemoth. Il Behemoth di solito assume la forma di un ippopotamo, di un elefante o di un toro. Vive sulla terra ed è famoso per il suo enorme appetito. A volte viene considerato un servitore di Satana e si dice che presieda a banchetti golosi all’Inferno.

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