martedì 30 ottobre 2012

Pensieri d'oriente: il silenzio


                                         Per farsi sentire bisogna ogni tanto tacere.

ill: http://orientalist-art.de/galerie1_en.html

mercoledì 24 ottobre 2012

Eid al-Adha 2012

                         26 ottobre 2012


                   
           Felice Eid a tutti i musulmani
    

domenica 14 ottobre 2012

Le odalische e le loro mansioni



Nell'harem vi era un considerevole numero di assistenti e servitori,  più di un centinaio di donne di varie età, a servizio del sultano. Lo svolgimento dei loro compiti era sotto la supervisione della Valide Sultan e la gerarchia era molto complessa.
Il grado più alto spettava alle odalische dette usta (dall'arabo ustaz: professore, maestro). Servivano di persona il sultano, ricevevano stipendi consistenti e potevano dimettersi quando lo desideravano. 
Le haznedar (tesoriere) erano scelte dal sultano stesso e il loro numero variava tra le quindici e le venti. Avevano un ruolo molto importante in quanto gestivano gli stipendi, avevano la possibilità di  intervenire negli affari generali dell'harem e amministravano  i capitali delle principesse e dei principi. Alla morte del sultano, al contrario delle altre cameriere, non potevano rimanere al servizio del successore.
Le odalische che servivano l'imperatore a tavola erano sotto la stretta sorveglianza dell'assaggiatrice capo la quale, per eliminare ogni possibilità di avvelenamento, assaggiava tutti i cibi e durante tutto il pasto rimaneva in piedi alle spalle del sultano. 
La çamasïr ustaaddetta alla biancheria, era la responsabile delle vesti del sultano e dirigeva le lavandaie. 
La ibriktar usta controllava le ragazze che accudivano il sultano durante il bagno.
La berber usta sovraintendeva alle donne-barbiere e agli oggetti per la rasature del sultano.
La kahveci usta e le sue aiutanti avevano il compito  di preparare velocemente e servire  il caffè al sultano  e a tutti i suoi ospiti durante le cerimonie.
Le kadehkar kaden erano le coppiere, mentre le kutucu usta erano le cameriere personali delle donne, delle figlie e delle favorite del sultano. 
La kilerci usta era la responsabile della dispensa ed era aiutata nel suo compito da un certo numero di dispensiere.
La saray usta era una specie di maestra delle cerimonie in tutte le occasioni, matrimoni, nascite, festività.
L'organizzazione dell'harem seguiva esattamente quella del Palazzo imperiale, e ad ogni funzionario di Stato corrispondeva una donna con uguali mansioni nel reparto femminile. 
C’era così la capo segretaria responsabile della disciplina, dell'ordine e del protocollo ed aveva quattro assistenti.
La vekil usta era una sorta di prefetto, di procuratore, che sovraintendeva alle odalische, fra le quali veniva scelta.
L'hastalar usta era l'infermiera specializzata nella cura con le erbe e gli unguenti e con il suo seguito si dedicava agli ammalati dell'harem.
Di poco più importanti, ma più amate dai sultani, che esse avevano visto nascere, erano le levatrici e le balie, scelte in famiglie di particolare qualità.
Molto considerate erano le bambinaie, le uniche che, come le nutrici, potessero prendere in braccio figli e figlie dei sultani.
La kahya kaden era la donna funzionario di più alto grado nell'harem. Era una sorta di sovraintendente di corporazione, in grado di dirigere le cameriere raggruppate nelle varie funzioni.
Poi c'era la funzionaria dell'harem addetta al servizio delle principesse sposate e dei principi.
Infine le musahip kaden facevano parte del seguito personale del sultano, e dovevano naturalmente dar prova di qualità straordinarie, inclusi brio, cultura, spirito e gentilezza.

ill: Frederick Arthur Bridgman- In the Harem- 1894


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