mercoledì 29 agosto 2007

"Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini

 inizia così.........


Mariam aveva cinque anni la prima volta che sentì la parola harami. 
Accadde di giovedì. Doveva essere per forza giovedì, perché ricordava di essersi sentita inquieta e pensierosa tutto il giorno, come le capitava di sentirsi soltanto il giorno in cui Jalil veniva a trovarla alla kolba.
Per far passare il tempo sino al momento del suo arrivo, quando finalmente l’avrebbe visto salutare con la mano mentre attraversava la radura con l’erba alta sino al ginocchio, Mariam era salita su una sedia e aveva tirato giù il servizio da tè cinese della madre, Nana.

Il servizio da tè era la sola reliquia che Nana conservasse della propria madre, morta quando lei aveva due anni. Custodiva con venerazione ciascuno dei pezzi di porcellana bianca e azzurra: la teiera dal becco elegantemente ricurvo,i fringuelli e i crisantemi dipinti a mano, sulla zuccheriera il drago che doveva allontanare il malocchio. Fu quest’ultimo pezzo che scivolò dalle dita di Mariam andando in frantumi sulle assi di legno del pavimento della kolba.Quando Nana vide la zuccheriera, si fece rossa in viso, il labbro superiore ebbe un tremito e gli occhi, sia quello buono che quello guasto, fissarono Mariam con uno sguardo inespressivo, immobile. Era così fuori di sé da far temere a Mariam che il jinn sarebbe entrato nuovamente nel corpo della madre. Ma il jinn non si presentò, no quella volta almeno. Nana, invece, afferrò Mariam per i polsi, se la tirò vicina e a denti stretti le disse:”sei una piccola , goffa harami. Questa è la ricompensa per tutti i sacrifici che ho fatto per te. Rompere l’unica mia eredità, piccola goffa harami”.................

                                       

domenica 26 agosto 2007

Le quattro mogli



C’era un ricco commerciante che aveva quattro mogli. La moglie che amava di più era la quarta. La vestiva con vestiti lussuosi e gli concedeva ogni delicatezza.
Si occupava di lei con la massima cura e non gli negava le cose migliori.
Amava molto anche la terza moglie. Era molto orgoglioso di lei e cercava sempre di mostrarla ai suoi amici. Eppure il mercante aveva molta paura che potesse fuggire con qualche altro uomo.
Amava molto la sua seconda moglie. Si trattava di una persona molto paziente ed egli la considerava la sua confidente. Ogni qualvolta che si trovava a dover affrontare qualche problema si rivolgeva alla seconda moglie ed essa lo aiutava a superare il momento difficile.
La prima moglie infine era una compagna molto fedele e aveva dato un grande contributo alla sua fortuna commerciale e alla cura della famiglia. Tuttavia il commerciante non l’amava e ben difficilmente seguiva il suo consiglio. Un giorno il commerciante si ammalò e si rese conto che non avrebbe avuto più molto da vivere. Pensando alla sua vita lussuosa diceva a se stesso: “E’ vero che ho quattro mogli, ma quando muoio sarò solo. Ah quanto sarò solo! Disse alla quarta moglie: “ Ti ho amato più di ogni altra donna, ti ho rivestito degli abiti più raffinati e non ho trascurato per te nessuna cura. Ora sto morendo, vuoi seguirmi e continuare a farmi compagnia?” “Certo che no!” esclamò la quarta moglie e si allontanò senza dire altro. La risposta trafisse il cuore del mercante come un coltello affilato.
Triste, il mercante disse allora alla terza moglie: “Ti ho amato tanto per il tutto il corso della mia vita. Ora sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?”
“No, rispose la terza moglie, la vita è davvero buona qui, e mi risposerò quando tu morirai!” Il cuore del mercante divenne freddo come ghiaccio.
Disse allora alla seconda moglie: “ Mi sono sempre rivolto a te e tu mi hai sempre aiutato. Adesso ti chiedo di aiutarmi ancora. Sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?”.
 “Mi dispiace, questa volta non posso aiutarti, disse la seconda moglie, al massimo posso farti seppellire”. Questa risposta colpì il mercante come un fulmine e ne fu devastato. 
Sentì un grido: “Io verrò con te, ti seguirò ovunque tu andrai”. Il mercante guardò su e vide la sua prima moglie. Era così magra da sembrare denutrita. Molto dispiaciuto il mercante disse: “Avrei dovuto occuparmi meglio di te”.

Ebbene ognuno di noi prende quattro mogli nella sua vita
La quarta moglie è il tuo corpo. Non importa lo sforzo con il quale lo curi, lo dovrai lasciare.
La tua terza moglie è ciò che possiedi, la tua condizione, la tua ricchezza. Quando muori tutto va agli altri.
La seconda moglie sono la tua famiglia e i tuoi amici. Per quanto ci stiano vicini nella vita non possono stare con te nella morte..
La prima moglie è invece la tua anima. Tanto trascurata e negletta nella ricerca dei beni materiali e dei piaceri sensuali. E’ davvero l’unica cosa che ti segue ovunque tu vada.
  

sabato 25 agosto 2007

Proverbi arabi


Il vuoto da' la strada al pieno
الفاضي يخلّي للمليان
Fai del bene e gettalo nel mare
إعمل معروف وارمي في البحر
Chi scava un fosso con cattiveria, ci finisce dentro
يا حافر جورة السوء يا واقع فيها
Il vicino che ti e' prossimo e' preferibile al fratello lontano
جارك القريب ولا أخوك لبعيد
La casa è di nostro padre e lo straniero ce ne scaccia
الدار دار أبونا وجوا الغرب يطحونا  
Verrà il giorno in cui i furbi saranno schiacciati come l'aglio
للثعالب يوم مثل دق الثوم
Non gettare la pietra nel pozzo dopo averci bevuto
لا تشرب من البير وترمي فيه حجر
Una sola mano non può applaudire
يد وحدها ما بتصفق
Nessuno taglierà la testa, se non Colui che l' ha fatta
ما بقطع الراس الا اللي ركبه
Bussa alla porta prima di entrare
دق الباب قبل ما تدخل
 L' ignorante e' nemico di se stesso
الجاهل عدو نفسه
L'amico si riconosce nel bisogno
الصديق وقت الضديق
Ogni occhio ha il suo sguardo
كل عين ولها ناظورها
 L'occhio non e' mai al di sopra del sopracciglio
العين مابتعلاش على الحاجب
Tutto ciò che e' scritto sulla fronte, viene sempre visto
المكتوب على الجبين لازم تشوفو العين
Non osare maltrattare il volto che vedi di mattina
الوجه اللي بتصابحو كيق الك عين اتقبحو
L' occhio e' quello che mangia
العين اللي بتوكل
Se nutri la bocca, l'occhio diventa timido
اطعم الثم تستحي العين
L'occhio vede, ma la mano non puo' raggiungerlo
العين باصيرة واليد قاصيرة
Anche il pulcino dell'oca galleggia
فرخ البط عوام
Allunga il passo secondo la grandezza del tuo tappeto
مد رجليك على قد الحافك
Ogni scimmia, agli occhi di suo padre, e' una gazzella
القرد في عين امه غزال
Se il tuo vicino ti odia, sposta la porta della tua casa
Una mela non cade mai troppo lontano dal suo albero
Metti abiti della tua misura
Non puoi cavare farina da un sacco di carbone

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