giovedì 2 luglio 2009

"La voce della notte" di Rafik Schami

inizia così......


La storia più incredibile che abbia mai sentito è quella del cocchiere Salim, che perse la parola. E, se non l'avessi visto con i miei occhi, non ci avrei mai creduto. Tutto cominciò nell'agosto del 1959, in uno dei quartieri più vecchi di Damasco. Ero alla ricerca di una storia fantastica e sensazionale, ed ero certo che là avrei potuto trovarla, perchè in nessun luogo si sanno raccontare le storie come in questa città.
Un tempo , infatti a Damasco viveva gente bizzarra: cosa del tutto naturale visto che stiamo parlando di una città molto, molto antica. Andare a Damasco è come tornare indietro nel tempo di duecento anni almeno. Ecco perchè i suoi vicoli pullulano di strani personaggi. E il cocchiere Salim era uno di loro. Piccolo e mingherlino, aveva una voce così profonda da far pensare a un omone grande e grosso, con le spalle larghe. Pensate che era una leggenda già da vivo, in una città dove le leggende e i dolci al pistacchio sono solo due delle tante specialità.
Durante i colpi di stato e le guerre civili degli ultimi cinquant'anni, gli abitanti dei quartieri più vecchi di Damasco spesso e volentieri hanno trasformato i loro ministri  e uomini politici nei protagonisti di storie comiche e spassose, ma nessuno, dico nessuno, sapeva raccontarle meglio del cocchiere, e ad ascoltarlo venivano le lacrime agli occhi dal gran ridere. Ma come fece a diventare il narratore più famoso del nostro quartiere?
Vi risponderò con una storia (....)


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