lunedì 1 settembre 2008

Ramadan da “Baghdad brucia” di Riverbend

                                                                                                 01 settembre 2008
Tratto da “Baghdad brucia” di Riverbend (il blog di una giovane irachena.)
Ramadan è il nono mese dell’anno islamico ( che ha 12 mesi ma solo 358 giorni circa ). Ramadan è considerato uno dei mesi più sacri dell’anno islamico-secondo me, è il più interessante. Per tutta la durata del Ramadan digiuniamo per l’intera giornata, dalle prime luci dell’alba al calar del sole. In altre parole non possiamo né mangiare, né bere, né fumare, né masticare gomma fino alla sera, quando arriva il momento di rompere il digiuno“
Ramadan è il mese in cui l’angelo Gabriele fece visita per la prima volta al nostro Profeta portandogli il messaggio dell’Islam e il Corano. Ecco perché è celebrato dai musulmani in tutto il mondo. Non è possibile stabilire con precisione la data di quell’evento importantissimo, ma si pensa che il “Laylet il Qadir” ( la notte in cui il Profeta ha ricevuto la prima visita di Gabriele) vada collocato alla fine di Ramadan ( secondo molti nella ventisettesima notte).
Ramadan è un mese che si festeggia in vari modi. E’ simile alle ultime due settimane di dicembre in Occidente, frenetiche e piene di impegni. E’ il mese in cui si incontrano i parenti che non si sapeva di avere - i cugini insopportabili, la zia preferita, i nonni , i nipoti, gli zii e persino il prozio che si credeva morto l’anno scorso. E’ una sorta di “mese della famiglia”. Il digiuno consiste nello smettere di mangiare e bere non appena spunta l’alba e continuare così per tutto il giorno fino all’imbrunire o “al maghrib”. Il digiuno è considerato uno degli "akan”dell’Islam”, il che significa che è obbligatorio per tutti i musulmani. Con alcune eccezioni: non è obbligatorio per chi è ammalato e per chi si trova in viaggio, oppure se rischia di pregiudicare in qualche modo la salute di una persona ( cioè se la persona è diabetica o incinta ecc).
Oltre quello fisico, c’è il “digiuno morale”. In altre parole si può rompere il digiuno anche senza mangiare. Nel mese del Ramadan si devono evitare pettegolezzi, liti, bugie, imbrogli, insulti e altri comportamenti riprovevoli, altrimenti il digiuno fisico, o “siyam” è considerato inutile. In questo mese ritenuto “sacro” si intensificano anche le preghiere e la lettura del Corano. Qualcuno potrebbe chiedere: perché digiunare? A che scopo negarsi cibo e bevande per più di metà del giorno? Lo scopo del digiuno dovrebbe essere quello di insegnare cosa sono la tolleranza, la pazienza e la fame. Sì, proprio la fame. La persona media non sa cosa significhi avere fame…e non mi riferisco alla fame del tipo vorrei –proprio-un-hamburger-con-patate-fritte. Mi riferisco alla fame che si sente quando non si mangia o non si beve niente da oltre 12 ore, quando lo stomaco sta per cedere e la testa sta per esplodere per mancanza della caffeina da cui attinge l’energia che le serve per funzionare. La fame ha inoltre lo scopo di far apprezzare maggiormente il cibo, perché aiuta a far capire che il cibo e l’acqua non sono sempre disponibili, specialmente quando ci sono persone costrette a digiunare ogni giorno, nei mesi sacri e non sacri....

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