sabato 11 maggio 2024

Chi era Nâzım Hikmet


Nâzım Hikmet Ran nasce a Salonicco il 15 gennaio 1902 e muore a Mosca il 3 giugno 1963. Drammaturgo, poeta e scrittore.

In realtà Nazim nasce il 20 novembre del 1901 ma viene registrato all'anagrafe in ritardo. Cresce in una famiglia agiata, il padre è diplomatico, la madre pittrice e appassionata di poesia francese. Comincia a scrivere a quattordici anni e pubblica per la prima volta un suo scritto su una rivista a diciassette. Soggiorna a Mosca dal 1921 al 1928, entrando in contatto con la cultura sovietica di avanguardia. Torna in Turchia come clandestino a causa del governo anticomunista e viene condannato, dieci anni dopo, nel 1938, a ventotto anni di carcere con l’accusa di propaganda comunista e di complotto contro il governo. Ne sconta dodici in una prigione dell’Anatolia nel corso dei quali è colpito da un primo infarto. Nel 1949 una commissione internazionale di artisti e intellettuali, fra i quali Picasso, Neruda e Sartre, fa pressioni al governo turco per la sua scarcerazione, che avviene l'anno successivo.I rapporti che intercorrono tra Nazim e il governo, lo costringono  comunque a rifugiarsi nuovamente in Russia. La sua fuga lo vede attraversare il Bosforo di notte col mare agitato, rischiando di annegare, ma avvistato da una nave bulgara viene tratto in salvo. Nel 1951 rinuncia alla cittadinanza turca, e ottiene asilo politico in Polonia, ma si stabilisce comunque in Russia. Oltre agli anni difficili della detenzione, l’altro grande male nella vita di Hikmet è il cuore troppo vulnerabile alla bellezza femminile. Nâzım Hikmet si innamora di molte donne, ma c’è un solo grande amore. Durante la prigionia per non crollare immagina una ragazza di diciassette anni, biondissima e con le labbra carnose. Nel 1955, a Mosca, incontra Vera Tulyakova, trent’anni più giovane di lui e più bella della ragazza che aveva sognato. E’ amore a prima vista ma purtroppo lui è sposato e lei non se la sente di iniziare una relazione. Si ritrovano due anni dopo e questa volta è lei ad avere un marito e un figlio. «Prima di amarti non sapevo nemmeno amare il mondo» questa è la frase che Nazim le ripete in continuazione. Passano anni, continua il corteggiamento e sono scritti molti versi sciolti in turco, fino a che il 18 novembre 1960 Nâzım Hikmet e Vera Tulyakova si sposano. Sono anni felici vissuti intensamente, ma solo  tre anni dopo, il 3 giugno 1963 Hikmet si spegne a Mosca a causa di un nuovo infarto. Alla moglie viene chiesto un documento da fornire all’ospedale, Vera apre il portafogli e trova una sua fotografia, sul retro l’ultima poesia.


                 Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia

                 Ciò che ho scritto di noi è tutta verità 

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