sabato 5 giugno 2021

Conoscere i Tuareg: l'abbigliamento


Ciò che caratterizza particolarmente i tuareg è il loro abbigliamento. Non usano tatuaggi, solo le donne si tingono con l’henné e hanno una grande passione per i gioielli e per gli ornamenti personali. I guerrieri mettono i gioielli sull’unico ciuffo di capelli che resta dopo una tonsura a cui tutti gli uomini devono sottoporsi. L’abbigliamento dei tuareg è in funzione del deserto e delle condizioni che la vita nomade impone, se non fossero vestiti così, morirebbero in pochi minuti per disidratazione di giorno e per il gelo la notte. Indipendentemente da quale sia la confederazione a cui appartengono, indossano un sarouel, pantalone senza tasche molto ampio che va a stringersi sulle caviglie, una cintura di cuoio, che passata in vita permette di chiudere il pantalone e una lunga e ampia tunica che discende fino a metà gamba, ed è larga circa 2.40 metri. Ai piedi portano dei sandali, nails, che sono legati alla caviglia ed hanno la punta rialzata per camminare sulla sabbia o su un terreno pietroso e infine il litham, il velo, indispensabile per vivere nel deserto. Tale velo ricopre tutto il viso lasciando liberi solo gli occhi e permettendo così di gestire le altissime temperature delle zone desertiche. Serve infatti per proteggere le vie respiratorie e la pelle dalla sabbia del deserto e dai raggi del sole e secondo una loro credenza impedisce la penetrazione, attraverso le narici, degli spiriti maligni. Solitamente di color indaco ma la tinta può variare in funzione della classe sociale: blu per i nobili, nero per le persone comuni, bianco per gli schiavi. I tuareg non tolgono mai il velo neanche durante il sonno, lo spostano dalla bocca solo quando mangiano. Una leggenda tuareg racconta che essi portano il velo per la vergogna di una sconfitta subita in tempi antichi e mai riscattata. Gli uomini sposati, oltre al litham, hanno due tipi di veli: il cheche e il tagelmoust che viene indossato prevalentemente in occasione di cerimonie o feste particolari. La croce è un ornamento usata molto frequentemente, si ritrova nella spada, nel pugnale e nei sandali, nel mantello di lana e sullo scudo. Sopra la tunica portano un portafogli di cuoio, dove tengono uno specchietto e il khol per truccare gli occhi, del tabacco, documenti personali e a volte soldi. Molti quando viaggiano portano con sé la spada, takouba, una spada di tipo medievale, che tengono dall’età di 15 anni.Le donne invece indossano una gonna che scende fino alla caviglia e un grande scialle che ricopre a metà la loro schiena; in Hoggar invece usano una tunica simile a quella degli uomini. Si abbelliscono con bracciali, collane, orecchini e portano amuleti e un portafoglio somigliante a quello dell’uomo.I giovani hanno solitamente la testa rasata e, raggiunta l’adolescenza, incominciano a lasciar crescere una folta barba, seppur priva di baffi. Gli adulti, invece, non solo mantengono la barba, ma anche lunghi e fluenti capelli. Le donne hanno invece il capo ricoperto da un velo, ma il viso quasi completamente scoperto. Ricorrono alla cosmesi, con rimedi naturali, sia a scopi decorativi che per proteggere la pelle del sole, dimostrando una fitta creatività, tra ricami e linee geometriche. 
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