martedì 12 giugno 2018

Maometto e la montagna.




Il proverbio è notissimo: “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna” ed è riferito all’abilità di trasformare un disastro in un successo solo grazie alla faccia tosta. In molti, però, lo citano nella sua variante (sbagliata), che vede gli ordini invertiti: “Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”, e si intende, quasi in modo fatalistico, che se una cosa deve accadere, allora accadrà, anche a costo di stravolgere l’ordine naturale delle cose. L’origine del proverbio è oscura. Di sicuro, non c’entra con il Corano e nemmeno  con gli Hadith. Questo detto, molto probabilmente è giunto a noi grazie ad un filosofo britannico di nome Francis Bacon, il quale racconta questo aneddoto in un’opera intitolata “Saggi”: “Un giorno, il profeta Maometto, era stato incitato dalla folla a compiere un miracolo, così promise che con l'aiuto di Dio avrebbe indotto una montagna a spostarsi e ad avvicinarsi a lui. Si pose quindi a una certa distanza dal monte e cominciò a pregare, ma quando dopo un certo tempo fu evidente che la montagna non accennava minimamente a muoversi, il Profeta si alzò e s'incamminò verso il monte dicendo: "Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna” E si mise subito in cammino verso il monte, seguito dalla folla in delirio per questa sua arguta risposta." Resta il fatto che  è una storiella infondata che non si trova in nessuna parte del Corano e non ci sono nemmeno storie popolari arabe o islamiche che citano tale avvenimento. Pare infatti provato che il Maometto della storiella non fosse il Profeta della Mecca, ma un mago arabo (piuttosto fallimentare, ma spiritoso) del quindicesimo secolo, anche lui chiamato Maometto. Così quando Bacon scrisse questo capitolo dei suoi saggi riportò questa storia e la attribuì al fondatore dell’Islam.

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