La zaghroutah è una forma di suono vocale, tra il canto e l’ululato, che viene praticata dalle donne in tutto il Medio Oriente ed in vari paesi del sub-continente africano. E’ il suono che rappresenta la felicità e l’immensa gioia e viene di solito eseguita in occasione di matrimoni, la sera del henna, per celebrare una nascita, durante le feste folkloristiche, la dabka ed altre celebrazioni.
La storia di questo suono risale ai tempi dell’antica Grecia, dove questa pratica sonora veniva già utilizzata dalla popolazione come espressione di gioia, di festeggiamento o di sacrificio .
Quando una donna vuole eseguire una zaghroutah il primo passo è quello di portare la mano davanti alla bocca, come se la si volesse coprire. Successivamente il suono viene generato facendo oscillare velocemente la lingua ai lati della bocca o dei denti con una sequenza rapida; questa combinazione di movimento crea un suono caratterizzato dal timbro vocale alto e vibrato. L’effetto finale del suono deve risultare una suono simile a “Lolololoolololoeeeey” o “Lolololoolololoeeeesh”.
Il matrimonio, oltre alla notte del henna e la zaffa( processione o marcia nuziale), è uno degli eventi più importanti nel mondo arabo, dove la zaghroutah gioca un ruolo importante nella tradizione folcloristica, specialmente quella palestinese e dei paesi del levante. Assieme alla zaghroutah vengono solitamente associate delle canzoni tradizionali, cantate dalle donne (tramandate da madre in figlia da generazioni) nelle quali la semplice zaghroutah si trasforma in zaghreet (plurale) un’altra importante forma musicale/sonora eseguita solamente dalle donne. Durante il matrimonio solitamente una donna inizia con questo sonoro “Heeey Hee …” o “Aweeha …”, per poi proseguire con una piccola poesia o poche brevi parole in rima e infine in conclusione viene eseguita assieme a tutte le donne una zaghroutah ad alta voce “Lolololoolololoeeeey“. Può risultare per un udito occidentale come un insieme di suoni indecifrabili o urla insensate, ma questa forma antica di suono e di canto popolari palestinese è la testimonianza di un popolo che ha una storia e una radice che risalgono ai tempi dei tempi, una civiltà che non è stata creata solo ‘ieri’ e dal nulla, ed è la conferma che la cultura e le tradizioni sono vive e radicate alla terra madre.
Fatima Abbadi
http://www.anordestdiche.com/come-si-canta-la-zaghroutah/
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