Il tasbih è il rosario da preghiera dei musulmani e sembra sia nato così. Secondo la narrazione di Ali ibn Abi Talib ( cugino del Profeta Maometto), nei primi anni del suo matrimonio con Fatimah ( figlia del Profeta) i guadagni erano talmente pochi da non potersi permettere un servitore. Fatimah, che doveva svolgere tutti i lavori si ritrovò con le mani piene di vesciche per il continuo macinare; il collo dolorante per i secchi d’acqua trasportati ed i vestiti sporchi per aver svolto tutte le faccende domestiche. Alì, dispiaciuto nel vederla in quelle condizioni, le consigliò di chiedere a suo padre Maometto, che aveva un buon numero di servitori, una serva che la potesse aiutare nei lavori. Maometto però non accettò la loro richiesta, dicendo "ci sono molti orfani affamati, devo vendere questi servi per dar loro da mangiare, ti darò una cosa migliore dell'aiuto di un servo” e insegnò loro una serie speciale di preghiere ora conosciute come "Tasbih di Fatimah” da recitare con un particolare "rosario". Dopo la battaglia di Uhud, Fatimah era solita visitare il cimitero dei martiri e usava il terreno tombale dello zio di Maometto, Hamza ibn 'Abd al-Muttalib, per creare tasbih. Subito dopo molte altre persone iniziarono a produrre e utilizzare i tasbih per se stessi. In Turchia, le origini dei materiali dei grani di preghiera rientrano in quattro categorie; pietre preziose, diversi tipi di legno, prodotti animali o fossili. Più duro o raro è il materiale della perlina, più intricato sarà l'artigianato, aumentandone quindi il valore. I tasbih più semplici sono spesso fatti di perline di legno, ma anche di semi di olivo, avorio, ambra, perle o plastica. Tuttavia è possibile trovare chi utilizza materiali più preziosi per mettere in evidenza il suo stato sociale. Alcuni sono fatti di oro, argento, guscio di tartaruga e persino osso di cammello o dente di balena, spesso portati da paesi lontani come l'Africa, l'Estremo Oriente e il Sud America. L'uso dei rosari religiosi nell'Islam è in qualche modo diminuito nel corso degli anni, tranne che tra i seguaci del sufismo; molti li usano al giorno d'oggi come perline antistress e come status symbol. I turchi sono rinomati per l'utilizzo di oggetti in un mondo che si divide tra bene e male, pace e discordia e alcuni credono che il tasbih possa fungere da portafortuna per scongiurare il male o la sfortuna.
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