sabato 1 dicembre 2018

La magia nera


magia nera nell'antico Egitto
Moltissimi sono i musulmani che ricorrono alla magia: bianca per prevenire o cautelarsi dal malocchio o dalle maledizioni, nera per procurare il male. In Nord Africa, la gente comune può frequentare liberamente gli stregoni, che non sono perseguibili per legge. Si trovano prevalentemente tra le categorie dei macellai, delle levatrici e delle donne che si occupano del lavaggio dei cadaveri. Tra gli oggetti usati per incantesimi e contro incantesimi, ci sono amuleti, spille, orecchini e una varietà di oggetti, alcuni assai ripugnanti, come ossa, piume, pipistrelli, scarafaggi, crani di rospo, setole di maiale, urine, escrementi, unghie, peli pubici e cordone ombelicale essiccato e la lista non si esaurisce qui. Le levatrici (qablas) del Marocco, praticano correntemente riti contro la sterilità, con l’uso impressionante di farmaci, pozioni e feticci. Uno dei piatti ritenuti più potenti contro la sterilità è una salsiccia composta di carne e testicoli di una pecora sacrificata in occasione del Aid el Kabir. La salsiccia viene tagliata a fette e aggiunta al cous cous o spezzatino (tajin) del coniuge. Ci sono donne venditrici, iniziate alle arti occulte, che vendono il “msakhen”, un composto d’erbe, considerato un farmaco prodigioso contro la sterilità. Alcuni tipi di “msakhen” contengono fino a 30 specie di erbe locali. L'induzione della sterilità per un certo numero di anni è un’altra pratica magica su richiesta esercitata dalla levatrice. Una resina chiamata “fasoukh” viene adoperata per fumigazioni che inducono l’aborto. I musulmani del Marocco enfatizzano così tanto la magia che in Egitto, la parola “maghreby” è sinonimo di stregone. Ecco tre esempi di stregoneria praticata in Algeria; ciascuna pratica ha come scopo l’impedimento del matrimonio (Perès e Bousquet, 1948:150-152). 
• Vengono acquistati tre chiodi ad una mesticheria che si trova rivolta verso la Mecca e consegnati alla vicina di casa della giovane che è in procinto di sposarsi. I chiodi, avvolti con pezzi di tessuto presi dai suoi abiti vengono piantati nella porta di casa della giovane: uno a destra, uno a sinistra e uno nel mezzo in una posizione tale che la futura sposina è costretta a passarci sopra. I chiodi devono essere spinti a fondo. Per ogni chiodo che viene piantato, si recita l’incantesimo: “Non è un chiodo che sto piantando; ma è questo, questo e quest’altro... la figlia del tal dei tali, che io sto immobilizzando.” 
• Bisogna procurarsi alcuni capelli della giovane, che vengono mescolati con le setole di un maiale (in modo che la fisionomia ricordi quella della scrofa) e avvolti ben bene in un pezzo di tessuto proveniente dagli abiti della giovane. Il tessuto viene annodato ed il tutto portato al cimitero e sepolto in una tomba abbandonata, recitando quest’incantesimo: “Salve a voi, o possessore di questa tomba, che non sappiamo essere uomo o donna; così come voi siete stato abbandonato in questa tomba, possa essere abbandonata la figlia di tal dei tali da coloro che la vogliono in sposa.” Anche se i preparativi per le nozze sono già in corso, tutt’ad un tratto saranno interrotti a causa di quest’ incantesimo. 
• Dopo aver legato la cistifellea di un montone o vitellone macellato di recente, questa viene lasciata in un luogo dove la giovane è costretta a passare (preferibilmente nel cortile di casa sua). Calpestando la vescica , la giovane diventerà melanconica; se la vittima è di bell’aspetto, diventerà brutta agli occhi di tutti. 
Nell’ambito della magia nera bisogna collocare anche l’ipnosi indotta per magia. Quando questa forma di stregoneria raggiunge lo scopo, la persona perde ogni inibizione e non le è più possibile controllare le reazioni istintive. Quando i freni inibitori vengono neutralizzati dall’ipnosi, per la persona è il caos totale. 

http://www.tuttoversoimusulmani.net/

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