Chefchaouen (pronuncia Shafshāwan) si trova nel nord-ovest del Marocco, nella regione di Tangeri-Tetouan-Al Hoceima. È detta" la città blu" perché tutti gli edifici, le porte, le finestre, le fontane e le strade sono dipinte nelle diverse tonalità di azzurro. Anche la medina, la città vecchia, è un dedalo di vicoli lunghi e stretti colorati di azzurro. In origine era una piccola kasbah, fu fondata nel 1471 da Ali ibn Rachid al-Alami per accogliere i profughi ebrei e musulmani cacciati dalla Spagna. L'ingresso in città rimase a lungo vietato ai cristiani, fino al 1883 quando padre Charles de Foucauld lo infranse. Nel 1920 la Spagna occupò la città e la aggiunse ai suoi domini, fino a che la restituì al Marocco nel 1956, a seguito della sua indipendenza.
Nessuno sa perché i muri sono dipinti di blu "nila" (in arabo): qualcuno dice che il blu è stato introdotto dagli ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste e accolti in città negli anni '30, per donare alla città il colore del paradiso. Gli abitanti di Chefchaouen hanno idee diverse: per allontanare le zanzare... per ricordare il Mediterraneo lontano una trentina di km .. in omaggio alla fonte Ras El-Maa che alimenta la cittadina ... per riposare gli occhi quando il sole è alto ... per fare come fanno tutti .......
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