domenica 26 febbraio 2012

La grossa eredità


C'era una volta, un commerciante che, dopo una vita trascorsa nel commercio, aveva messo da parte un'enorme ricchezza. L'uomo però, sperperò in breve tempo i tanti guadagni vivendo nel più grande sfarzo, spendendo per bere e per il gioco d'azzardo. Quest'uomo aveva due figli.
Quando questi furono cresciuti e iniziarono a guadagnare tanto di che vivere, si adirarono profondamente col padre che aveva scialacquato tutti i suoi beni e risparmi. Nonostante l'uomo fosse ormai anziano e non godesse di buona salute, non riceveva nessun aiuto dai suoi due figli.
Un giorno allora l'uomo, disperato, andò da un suo vecchio caro amico sperando nell'utilità di un suo consiglio. Appena l'uomo spiegò all'amico come i suoi figli non l'amassero e come gli facessero mancare ogni tipo di sostegno, l'amico gli rispose: "Non preoccuparti, caro amico. Ecco cosa devi dire ai tuoi figli: Una volta ho prestato ad un amico una grossa somma di denaro e ora egli me la restituirà". L'uomo, ampiamente soddisfatto, ringraziò e tornò sereno verso casa.
Qualche giorno dopo, come d'accordo, l'amico venne a trovarlo portando con sé una grossa e pesante cassapanca. Entrando disse: "Che Dio accresca le tue ricchezze! E' passato tanto tempo, ma finalmente eccoti indietro il denaro che mi avevi prestato!". L'uomo allora mostrò davanti ai figli grande entusiasmo e con felicità disse: "Cari figli, il denaro che il mio amico mi sta restituendo sarà vostro, lo lascio in eredità a voi! Un terzo del denaro sarà distribuito ai poveri, tutto il rimanente lo dividerete voi due! Io controllerò solo che nulla vada perduto". 
Da allora in poi l'uomo fece costante guardia alla cassapanca. Se si doveva assentare un attimo, chiudeva accuratamente la porta della stanza a chiave. I suoi due figli, finalmente, non gli facevano più mancare nulla ed esaudirono ogni suo desiderio sino alla sua morte. L'uomo gioiva di aver finalmente rieducato i suoi figli al bene. 
Quando l'uomo morì, i figli poterono finalmente aprire la cassapanca ma ebbero una grossa delusione: la cassapanca era colma solo di sassi! Subito però i figli capirono e riconobbero sereni una cosa basilare: l'educazione al bene e all'amore verso i genitori è meglio di qualsiasi ricchezza esistente al mondo . . .

ill : Portrait of an Arabic man. Louis J. Endres (Am.1896-1989). 

domenica 12 febbraio 2012

la poesia araba di Nizar Qabbani



Oggi è tornato
Come se niente fosse accaduto
Con gli occhi innocenti di un bambino.
È tornato per dirmi 
Che sono la compagna della sua vita,
il suo unico vero amore.
È venuto portando fiori, come posso respingerlo,
la mia gioventù dipinta sulle sue labbra.
ricordo ancora, con il sangue in fiamme,
quando mi rifugiavo tra le sue braccia
e nascondevo la testa sul suo petto
come un bimbo che ritorna dai genitori.
Anche i miei abiti
Erano felici,danzavo innanzi a lui
Gli domandai come stava
Piansi per ore sulla sua spalla
Per poi addormentarmi come un uccellino tra le sue mani
Dimenticando tutto il mio dolore in un istante
Chi ha mai detto che ho sofferto per colpa sua!?
Quante volte ho detto che non sarei tornata da lui!
Quant’è dolce però il ritorno a lui.

giovedì 2 febbraio 2012

I poveri

                                          
                                L’essenza dello sviluppo, sta o dovrebbe stare ,
                                nel migliorare la qualità di vita dei più poveri.

                                Muhammad Yunus

Muhammad Yunus ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006. E' famoso per aver fondato il primo istituto di micro-credito ed è soprannominato il "banchiere dei poveri".

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